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dittatura dei pm. VIVA IL «PRIM’ OMAGGIO», MA È SEVERAMENTE VIETATO PARLARE DI POPOLO...

La stoccata deve toccare alla volenterosa Daniela Preziosi, la quale mi è parso che abbia detto che Napolitano era un santo perché, pur comunista sovietico, è stato il massimo custode e garante della Costituzione

Per crederci, dopo tutte le legnate che i sindacati hanno seminato sulle spalle dei lavoratori, occorre essere davvero gente di fede perversa e più «cecati» di un proteo delle caverne carsiche

Nella puntata di Quarta Repubblica del 29 aprile, ho visto – solo per pochi minuti, perché dopo ho iniziato ad avere problemi di rigetto in senso figurato e proprio – gli interventi di Marco Revelli e di Daniela Preziosi.

Non mi fanno effetto gli uomini di vera sinistra. In certi casi sono aperti molto di più di tante piccole merdine caccolose da salotto che militano fra le pieghe dei vestiti armocromistici dell’Elly Schlein. Ecco perché i problemi di rigetto…

Hanno sparlato, come al solito, della Giorgina perché in un comizio ha urlato che lei non si farà condizionare dal potere (ne dubito e certe crepe sono più che evidenti o non sarebbe filoeuropeista e guerrafondaia per Kiev); e resterà sempre e comunque una del popolo, una sorta di Marianna francese da barricate.

Revelli & Preziosi compagni famosi

Dio ci scampi! Sia Revelli (figlio d’arte come Coletta, e in quanto tale politologo affermato) che la Preziosi (una Marianna, ma d’altro tipo rispetto alla Meloni: perché è, appunto, preziosamente tinta di rosso, mentre la Giorgia è tinta di nero, dicono loro…) hanno sparato addosso alla “borgatara” dandole di stra-populista che fa onco, come dicono i pistoiesi che – pur vomitando per poca cosa, ingollano merda ogni giorno nel loro tribunale, nelle loro banche, nei loro amministratori, nelle loro chiese e basiliche etc. etc. etc.

Non si ricordano (perché si sono seduti nei salotti e hanno magari rubato o tentato di rubare balocchi e profumi come Fassino) di quando i loro antenati dell’Anpi (orami agli sgoccioli) andavano in giro con le bandiere rosse e l’Avanti popolo alla riscossa a tutto volume.

Ma anche la Coop è populista, compagni?

Non ricordano nemmeno che la cannonata (a salve) dell’Aurora a San Pietroburgo segnò la stragiatura degli zar in nome del popolo.

Non rammentano che la Costituzione (che capiscono solo loro, gli altri sono dementi) dice che la sovranità appartiene al popolo, che la giustizia è amministrata in nome del popolo italiano e non dei clandestini, a cui la procura di Pistoia fa aprire le porte da un populista come Curreli, un catto-democratico, ma in buona sostanza miserrimo oppressore dei poveri e della verità; e che perfino la Coop è una cooperativa del popolo e, per questo, oggi, 1° maggio, sarà chiusa. Così parlare di populismo è una emerita stronzata.

I discorsi – lo diceva anche mio padre, orfano di guerra e falegname – stanno in poco posto. La sinistra sa fare facilmente la populista col culo degli altri, ma si ingioiella come una baldracca delle circonvallazioni di Roma dove si ammassano le baraccopoli da Brutti, sporchi e cattivi.

Primo perché il radical chic non parla neppure l’italiano, tant’è scarso di sapere. Secondo perché la storia la sa, ma solo quella insegnata nelle Case del Popolo, dove il livello medio è quello di sindaci-bimbominkia o esperti di burraco e di pseudo-partigiani di 30 anni che in vita loro hanno solo fatto sfilatine (e più ancora sfilatini) al salame con le bandierine al collo, dell’Italia e dell’Anpi.

Daniela Preziosi

L’ultima stoccata da stoccafisso però, deve toccare alla volenterosa Daniela Preziosi, la quale mi è parso che abbia detto che Napolitano era un santo perché, pur comunista sovietico, è stato il massimo custode e garante della Costituzione.

La Preziosi dovrebbe fare meno la preziosa, perché – evidentemente – anche lei la storia la conosce per quella delle Case del Popolo.

Infatti:

1. Napolitano fu un giovane universitario fascista il quale, annusando l’odor di guai, ebbe il colpo di reni giusto per saltare il fosso.

2. Restò sempre stalinista (quindi non garante della Costituzione) anche quando disse che la Russia aveva fatto bene a invadere e troncare le gambe agli ungheresi.

3. Fu un ladro, ma da cresta delle serve che rubano sulla spesa al mercato: godetevi questo servizio di un giornalista tedesco che è stato opportunamente cancellato da internet. Leggetevi e guardate il video collegato con questo link: vedrete che onest'uomo sia stato Re Giorgio...

E tanto per chiarire meglio sul massimo “garante” della legalità, ve la ricordate la storia della trattativa stato-mafia…?

4. Fu il peggio del peggio per levarsi Silvio dai coglioni. Basti pensare che siamo stati governati da gente qualunque, presa per la strada, a partire da Monti in poi. E tuttora il suo mal allevo Sergio Mattarella offende sua sorella (la Costituzione, secondo Benigni) ogni tre per due: e tutti (gli intellettuali di sinistra) gli baciano la pantofola come fosse un Dio.

L’Italia – nonostante l’amnistia di Togliatti che salvò il culo ai fascisti repubblichini, di cui uno, importante, si chiamava Oscar Luigi Scalfaro, e, in sesconda posizione, un intellettuale poi nobelato, Dario Fo – non è affatto una democrazia.

E pensare che l’Ursula s’è arricchita col traffico dei vaccini e che la stanno rieleggendo perché continui a rubare! Ma la sinistra europea cos’è? Un’associazione di Fassini e Napolitani…?

Il demo (= popolo) l’ha perso per strada ed è rimasta una zia di quelle sudice che, nei film sui bambini poveri che piacciono tanto agli inglesi, accolgono in casa il proprio nipote orfano su cui scaricano solo lavoro e legnate, per permettere al proprio rampollo di fare il gallettino mugellese infiocchettato.

Ecco, italiani e pistoiesi. Ora potete festeggiare il 1° Maggio con cuore leggero: perché, se avete letto queste mie idee (aberranti in quanto di buonsenso), pur se lo negate, vi rimbomberà in testa l’idea che:

  • 1. il fascismo vi prese per il culo (se non altro perché qualcuno fece cinque o sei anni di guerra);

  • 2. la Dc continuò a incularvi in nome di Dio;

  • 3. i Pci vi portarono alla questione morale di Berlinguer e poi vi scaricarono nella merda, alzando la ribalta come un camion; e

  • 4. i successivi (la fetida mistura dc-sinistra) fanno di tutto per non fare nulla e vi invitano persino a smettere di coltivare le cipolle nell’orto perché il pianeta ne risente e dobbiamo essere green.


Sì, il pianeta degli imbecilli, di cui la mamma è sempre incinta!

Edoardo Bianchini [direttore@linealibera.info]

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CHI È PIÙ DITTATORE, CHI SVELA IL MARCIUME

O CHI, INVECE, PROTEGGE LA CORRUZIONE?


Cari “garanti delle leggi” in stile Preziosi/Napolitano… Non sono io il nemico di voi e del popolo dei lettori. Siete voi i nemici del “popolo sovrano” e delle sue leggi che dovreste rispettare e non rispettate se non quando torna comodo a voi!

Come i fascisti chiudevano i giornali e mandavano gli scomodi al confino o in galera, così la procura di Pistoia – protetta da Roma e da Genova – ha mandato in galera me e ha chiuso Linea Libera.

E ora, missionari della sinistra, potete andare a sventolare le bandierine rosse di Landini e quelle palestinesi degli intellettuali, invocando lo stermino di Israele.

È evidente che solo voi avete capito tutto il mondo e la vita proprio come certi magistrati penali di Pistoia che si vestono da carnevale con pantaloncini corti e zainetti sul groppone, ma lavorano contro lo stato e le sue leggi.

E ossequiatissimi dai giornalisti dell'Ordine dell'Orto dei giornalisti albini-albigiani-albigesi..

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L'ORDINE DEI GIORNALISTI

È UN ISTITUTO FASCISTA

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