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misericordia. LA "PAVONCELLA" CHIEDE CONTRIBUTI

Anche quest’anno l’associazione porta un bilancio di esercizio in passivo, consuetudine dagli ultimi due lustri dopo il presidentissimo Artioli e sotto la gestione della sua delfina, la “pavoncella” Ilaria Signori



L'avvocata Ilaria Signori

AGLIANA. Ci saranno i soliti chioschi con il segretario Franco Benesperi a chiedere contributi per il sostegno dell’organizzazione di volontariato (OdV) Misericordia di Agliana, che però sembra sempre più avvolta su se stessa, con la continuazione della strategia dell’opacità e dei potentati di famiglia.


La Misericordia di Agliana, già nota come la confraternita delle liti, sembra ancora occupata dalle famiglie Morosi e Artioli, come ci fece sapere nel 2013 il Governatore Attilio Barontini con lo scambio di corrispondenza con il direttore dell’Arciconfraternita pistoiese Riccardo Fantacci, che però ha sempre tenuto le distanze e non si è mai esposto in critiche.


La crisi economica della Misericordia è purtroppo, a nostro parere, una faccenda strutturale, dovuta alla malagestio (vedi buco-Mangoni) e la preclusione dei cittadini non benvisti nell’associazione che è diventata, negli anni, un club ristretto, controllato da pochi privilegiati, come ci ha spiegato bene la consigliera storica Paola Cipriani.


Misericordia 1. Richiesta contributi 2023

Questa è, a quanto pare, una condizione antidemocratica e ingiustificata alla quale il Magistrato (termine ampolloso usato per designare il consiglio direttivo) non ha mai voluto rispondere; ma che affossa sempre più questa realtà che registra, in conseguenza, anche una crisi dei volontari partecipanti.


La prassi di ammissione a socio prevede infatti la formulazione di una domanda che, se è spontanea e slegata da positive “relazioni interfamilistiche” viene semplicemente dimenticata in archivio: questo lo sapevano i due volontari, i coniugi Paolo Vagnozzi () e GioiettaSignori, il decano già consigliere Ferdinando Santini e molti altri cittadini che, hanno lasciato l’organizzazione sbattendo la porta. Tra loro spicca il fisioterapista Vincenzo Fabbri, dimessosi per intolleranza alle prevaricazioni.


Misericordia 2. Richiesta contributi 2023

La “pavoncella”, intanto, si è dimessa dall’incarico di consigliere nazionale in Confederazione. Dopo aver fatto un anno di board nazionale e aver visto piovere delle cartelle esattoriali da 50 milioni e più, ha pensato bene di alleggerirsi da certe responsabilità?


La possiamo anche capire, ma le contestiamo la indemocratica conduzione della confraternita aglianese, facendoci portatori di molti cittadini insofferenti per il disagio generalizzato.


Fra Misericordia e don Tofani c’è una certa continguità

Anche questa primavera, la Misericordia torna a chiedere soldi, ma dobbiamo chiedere dei chiarimenti, che vengono dalla pancia della cittadinanza, dunque:


1) Quanto è costata l’assistenza dell’Avv. Antonio Bertei di Prato?


2) Quando si deciderà di aprire l’iscrizione a socio a tutta la cittadinanza senza discriminare nessuno, vista anche la vicinanza dell’associazione alla Portaperta di don Tofani?


Presto ci occuperemo dell’imminente nomina del nuovo Consiglio Direttivo, sul quale ci sarà da fare non poche osservazioni, visto l’elenco dei candidati che ci è pervenuto.


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