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dittatura dei pm. DE PROFUNDIS CLAMAVI AD TE, DOMINE; DOMINE, EXAUDI VOCEM MEAM. FIANT AURES TUAE INTENDENTES IN VOCEM DEPRECATIONIS MEAE…

Questa la lettera che abbiamo inoltrato ieri pomeriggio al Presidente del Tribunale di Pistoia


 

Se il presidente del tribunale di Pistoia non risponde o non vuole rispondere, il problema della compresenza di Curreli e della moglie Nicoletta Maria Caterina Curci a Pistoia è significativamente grave.

Se nega quello che ha detto per iscritto per ben due volte, la situazione è emergenzialmente grave.

Se si rifiuta di rilasciarci le pezze d’appoggio delle sue affermazioni, quelle con cui ci ha dichiarato che il CSM niente ha da rilevare e/o obiettare sulle incompatibilità ambientali dei coniugi Curreli-Curci a Pistoia, allora è presto detto: non ci resta che piangere come Benigni e Troisi.

E tutte quelle brave personcine della Camera Penale come si comporteranno? Resteranno con la codina ritirata fra le gambine mentre il loro presidente elogia, al Canto al Balì di Luigione Bardelli, la correttezza della gestione colettiana della res penalis, praticamente ai ceppi perché Tom Col non rilascia neppure le copie di fascicoli personali impedendone l’acquisizione con la famosa circolare valorizzativa della legge sulla trasparenza? Ve la ricordate la numero 574 del 14/3/22?

E questo sarebbe il famoso «Stato di diritto» fondamentale per l’applicazione del diritto dell’UE, per la tutela dei cittadini e per il buon funzionamento del mercato unico?

Edoardo Bianchini [direttore@linealibera.info]

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