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dittatura dei pm. NELL’ITALIA DI SCURATI, FATTA DI ANTIFASCISTI, LA PROCURA DI COLETTA È ANCORA LÌ CHE ANNASPA PER TAPPARCI LA BOCCA O APPENDERSI A TESTA IN GIÙ

Aggiornamento: 29 apr

Se la nazione delle «autorità costituite» della Gip Martucci è questa, siamo nella gelata dell’inferno di Dante, altro che nello spirito antifascista! Anzi… di Scurati ce ne dovrebbero essere di più, ma solo se ottenuti con la scure, in grado di risolvere i problemi senza perdere tanto tempo


In nome del popolo italiano, aprite il portafogli e pagate!

È dal 2019 che il sostituto Curreli, l’uomo dai 100 volti e dai mille peli, sta perseguitando me e il mio giornale per proteggere tre o quattro personaggi che gli stanno a cuore: fatto dimostrato dalla mancanza di indagini verificate da parte sua.

Sia il ragionier non-dottor Romolo Perrozzi, sia il corrotto Comune di Quarrata, sia il mai-comandante dei vigili di Agliana, Andrea Alessandro Nesti, ma perfino bimbominkia, il sindaco diarròico di Agliana e un fascista-picchiatore ninus intelligens come Maurizio Ciottoli hanno trovato accoglienza presso Curreli perché, lui che apre le porte della terra, è favorevole a bombardare la verità.

E guai a non dargli ragione! Se lo fai, s’infila i pantaloncini corti da capo-scout Agesci, ed educa le nuove generazioni alla cittadinanza [c]attiva facendo loro credere che «credere, obbedire e combattere» per la legge (che lui non si sogna di rispettare neppure un po’) è l’unica via che porta al paradiso.

Protetto – come afferma Barbarisi, il presidente di un tribunale che, come l’isola di Peter Pan, non c’è –, Curreli può fare quello che vuole con la moglie a portata di mano.

Anche la procura «c'ha» i suoi potetti. E Coletta ne sa qualcosa...

Ogni mattina arriva comodamente al lavoro con un’auto – mi si dice – da un centinaio di migliaia di €, suo status symbol. E uno sale al Terzo Piano (poi magari ne esce per tutto il giorno perché c’ha da piantare alberelli di Falcone e gelsi-mori di Caponnetto); l’altra, dopo una passata (non di pomodoro) in Sala, si reca in una sorta di salumificio in cui (Nicoletta Maria Caterina ci lasci celiare un po’: è previsto anche dalla Costituzione, a lei forse ignota) si passano al tritacarne le aziende pistoiesi che devono essere lastricate (neologismo per: «essere ridotte sul lastrico») e insaccate, senza pietà, nella salsiccia fresca pistoiese da consumarsi a crudo.

Se si contano le esecuzioni (anche capitali) definite dalla compagna di coniugio di Claudio, si rizzano i capelli perfino al “gigante” calvo rammentato da Sigourney Weaver nella famosa Donna in carriera mentre è a letto e arriva Harrison Ford.

E il tutto va, mentre un’altra coppia d’alto affare (De Gaudio-Serranti) per il furto di una ipotetica chiavA, ha già speso mezzo milione di euro dei contribuenti italiani per ottenere ’na cacatiell’ ’e mosca con 18 mila pagine di intercettazioni telefoniche che non leggeranno e non ascolteranno mai. Proprio come Curreli non ha mai preso atto della copia forense del mio cellulare: perché altrimenti doveva mandare a giudizio tutti fuorché me che li sto sulle palle.

Terzietà, imparzialità, indipendenza di Curreli

Se l’Italia delle «autorità costituite» care alla Gip Martucci è questa, siamo nella gelata dell’inferno di Dante, altro che nell’Italia antifascista di Scurati!

Anzi… di Scurati ce ne dovrebbero essere molti di più, ma solo se ottenuti con la scure, in grado di risolvere i problemi senza perdere tanto tempo.

De resto che dire di un paese che aborre la dittatura, ma in cui chi – come Coletta – dice quel che dice, viene gratificato con promozione, aumento di stipendio e trasferimento a Pistoia?

La domanda la rivolgo a Ser Curreli, pacifista e cattolico che pensa ai cieli; redentore di prostitute e (nel caso Bisceglia) anche mistificatore di indagini.

Ma Lei, Curreli…, maestro che insegna agli altri ciò che in prima persona non fa, crede proprio che Dio – nel quale lei dice di credere, ma personalmente ne dubito – premierebbe un Coletta così equo, saggio e giusto, se scoprisse che «lui le sorelle del Turco non le intercetta»?


Noiosi, ma insindacabili sotto il profilo dei fatti


Ma come fate, voi del Terzo Piano, a circolare per i vicoli puzzolenti intorno al tribunale, senza che dal viso vi si stacchi la maschera di silicone che vi siete fatti assicurare (e ben cucita!) dai chirurghi del CSM?

  • Viva la Costituzione, sorella di Mattarella, ma oggetto di violenza continua e proprio da parte dei suoi difensori più accaniti!

Edoardo Bianchini [direttore@linealibera.info]

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