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dittatura dei pm. PROCURA A SUON DI FISICA. ANCHE A PISTOJA IL CONCETTO DI GIUSTIZIA PENALE PUÒ ESSERE SPIEGATO ATTRAVERSO I PRINCÌPI DELLA TERMODINAMICA

Dal Vangelo secondo Donati del Tirreno: «Il secondo principio che finora ha guidato il nuovo procuratore di Pistoia è quello delle “indagini a tutto campo”: … senza distinguere fra i casi eclatanti e i casi cosiddetti minori ma di fondamentale importanza per il comune cittadino. “Devono essere trattati nello stesso modo”, dice Coletta: e il risultato si vede


Secondo Carlo Bartoli e Giampaolo Marchini, presidenti dell’ordine dei giornalisti, questo modo di raccontare la storia sarebbe incontinente, falsante e non pertinente. Forse solo perché intacca anche il loro ignominioso potere sulle libertà degli iscritti alla dittatura OdG dell’opinione?

1. Principio Zero o «della Prossimità Sociale»


Come il tempo è la variabile più importante della Dinamica, così la temperatura è la variabile fondamentale della Termodinamica/Giustizia.

Il Principio Zero della Termodinamica/Giustizia introduce il concetto di temperatura, conoscendo la quale si può sapere con sicurezza se fra due sistemi ci sarà o no scambio di calore.

Per converso, ove non ci sia scambio di calore, è evidente che, mantenendosi l’esatto status quo, i due sistemi sono equiparabili, autoconservanti e costanti.

In altri termini: se fra due “sistemi”, posti a contatto, non c’è scambio di calore, essi hanno, necessariamente, la stessa temperatura: perciò non si influenzano, non si danno fastidio, si mantengono per come sono, nel bene e nel male.

Dimostrazione. Tommaso Coletta e Luca Turco, sistemi dello stesso universo (la procura di Firenze), grazie alla loro «prossimità sociale» (leggi: stessa temperatura) non potevano produrre interferenze.

QDE (quod demonstrandum erat): «Ma allora non lo hai capito, Daniele Cappelli, che io, la sorella di Luca Turco, non la intercetto!».



2. Primo Principio o «della Conservazione del Potere»


Il primo principio dice: L’energia si conserva.

Il fatto che sia l’energia a conservarsi, e non il calore, fu compreso negli anni 50 del 1800; e costituisce la conclusione delle scoperte di Kelvin e Clausius.

L’energia spodestò dalla sua posizione dominante il concetto di “forza” che Newton aveva insegnato a trattare in termini matematici.

Dimostrazione. Tommaso Coletta e Luca Turco, possedendo lo stesso indipendente potenziale energetico di potere, tendono, in via naturale, a mantenerselo come instrumentum regni o arma deterrente, almeno fino a quando uno di loro non impazzisca e salti il fosso del limite: mentre l’altro, come Romolo a Remo, non gli fracassi il cranico con la zappa. In tal caso (vedi l’episodio Creazzo-Sinatra),

QDE, il sistema salta perché la forza (stile quella di Star Wars) non è più con Creazzo, ma trabocca e tende a scaricarsi su Sinatra, onde qualcuno si trova, all’improvviso, a sentirsi come un vero e proprio Stranger in the night exchanging glances Wondering in the night…

 

3. Secondo Principio o «delle Indagini a tutto campo»


Ve la ricordate la famosa "Palla Pazza"...?

Esso riconosce che, in natura, esiste una fondamentale asimmetria:

  1. un oggetto caldo si raffredda spontaneamente, ma un oggetto freddo non si riscalda spontaneamente;

  2. una palla lanciata in alto rimbalza e lentamente si ferma, ma una palla ferma non si mette a rimbalzare spontaneamente come “la palla pazza che strumpallazza”;

  3. Lucia, la sorella del procuratore aggiunto di Firenze Luca Turco, può essere salvata da un Coletta che bastona Cappelli, ma un Cappelli bastonato, se non è nemmen cugino di Turco, non può restituire il pan-per-focaccia a Coletta

e via dicendo.


Questo concetto, però, ci fa capire anche che, nonostante che l’energia tenda a conservarsi (Creazzo, Turco, Coletta etc. se la tengono senza che nessuno gliela tolga dalle mani, anche se la adoperano in maniera pericolosa), nel tempo la sua distribuzione cambia in modo irreversibile.

Tale concetto non era nuovo neppure al Petrarca del Canzoniere quando scriveva che «quanto piace al mondo è breve sogno».

Dimostrazione. L’energia contenuta in un litro di benzina viene trasformata, dal motore a scoppio, in energia termica e poi in lavoro meccanico, in energia elettrica, in puzzo per le strade, in polveri sottili cancerogene dell’inceneritore di Montale che la sostituta Linda Gambassi generosamente archivia dopo aver fatto galleggiare per anni al Terzo Piano e via dicendo…

QDE. Quando il litro di benzina è bruciato completamente (ad esempio: Daniele Cappelli racconta al CSM lo sconcio della forza di Coletta), in nessun modo è possibile recuperarlo. L’imene è ormai lacerato e la verginità non c’è più, pur se chirurgicamente, ma fraudolentemente, recuperabile. Ciò implica la delegittimazione di quel litro di benzina consumato a potersi fare avanti con l’orgoglio (idiota) di dire: «Ora la macchina la faccio ripartire io!».

 

4. Terzo Principio o «dell’Impossibilità di nascondere lo sporco sotto il tappeto»

Il terzo principio dice che non è possibile raggiungere la temperatura dello Zero Assoluto o di riuscire a nascondere in eterno tutte le manovre inconsentibili a favore degli amici e contro i propri nemici da parte del Pm, dei Pm e di tutti i loro sostituti.

Il volume di un gas puzzolente, usato per impuzzolire i nemici e profumare le proprie «prossimità sociali», può solo parzialmente essere compresso onde nasconderlo alle terminazioni olfattive del naso del “popolo sovrano”. O anche dei giornalisti cani-da-guardia della democrazia e della libertà.

Ogni rivoluzione diviene controrivoluzione. Ecco perché Mao la voleva «permanente»…

Tale gas, più letale del democratico Zyklon B usato ad Auschwitz, diminuisce (o aumenta) di 1/273 del valore iniziale per ogni diminuzione (o aumento) di 1° Celsius.

Raffreddando un gas fino a -273° Celsius, si dovrebbe quindi annullare il suo volume e anche la sua pressione. Ma, in realtà, questo punto critico, che viene chiamato Zero Assoluto, è impossibile da raggiungere anche per i dittatori più grandi alla Charlie Chaplin del famosissimo film anti-Hitler.

Dimostrazione. Le temperature contate a partire da tale punto (-273° Celsius) vengono chiamate “temperature assolute” e sono adatte alle dittature ultra-stupide le quali, nonostante tutti i loro sforzi, sono sempre cadute perché (Fritz Lang, film 1943) Anche i boia muoiono. E muoiono tutti.

QDE. In pratica nessun gas nervino della corruzione a vantaggio delle «prossimità sociali» può raggiungere la temperatura dello Zero Assoluto e la condizione di volume nullo, scomparendo dalla dimensione fisica e psichica del reale.

Infatti, poco prima di raggiungere lo Zero Assoluto, qualsiasi gas puzzoso di corruzione e favoritismo si condensa trasformandosi in liquido fetenziale, che non può avere volume nullo, anche perché «i liquidi sono incomprimibili».


ABSTRACT FINALE

Curreli, il moralizzatore che lavora contro lo stato, ma è protetto dal Csm anche se delle sue indagini non ne verifica neppure una

Prendete coscienza, in procura – se ci riuscite – , di quanto segue:

  • 1. Claudio Curreli (lo dice Maurizio Barbarisi) è protetto, con la moglie, dal Csm.

  • 2. Creazzo, lo dicono i fatti, è stato protetto dal Csm (solo 2 mesi di “ritardo del ciclo mestruale di carriera” per le molestie alla Sinatra).

  • 3. Coletta è stato protetto dal Csm per la vicenda Daniele Cappelli e promosso capo a Pistoja, Sarcofagica Civitas. Nonostante i suoi proclami, il Pm fa vedere che sente e rispetta perfettamente le sue «prossimità sociali»: perciò non è credibile nella sua opera di moralizzatore “figlio d’arte”, qual Donati fragorosamente cel dipingètte.

  • 4. Il ragionier non-dottor Romolo Perrozzi è stato protetto e favorito dai bravi corrotti del Comune di Quarrata (e non solo il Perrozzi fu favorito…).

  • 5. Andrea Alessandro Nesti, protettissimo da ultrasinistra e sinistra piddina, ha trovato rifugio fra le ali amorose del sostituto catto-scout che favorisce i clandestini in Italia e a Vicofaro…


E La lista sarebbe assai più lunga di quella di Schindler, se solo la giustizia non fosse in mano ai Pm nei termini in cui è, e non venisse amministrata da loro a loro assoluto capriccio e nella cornice di un famigerato accordo Stato-Mafia.

Con errori – mai fatti pagare – oscillanti fra il 26 e il 40% (fonte: Tom Col al Canto al Balì di don Manone Bardelli).

Edoardo Bianchini [direttore@linealibera.info]

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