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La situazione di Vicofaro è un po’ come la novella dello stento: iniziata nel 2016, sta andando avanti ad ogni costo, anche se siamo arrivati a una falsa mossa del cavallo…
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SE LA PROCURA NON DIFENDE IL CITTADINO
DICA ALMENO A CHI POSSIAMO RIVOLGERCI
Cara Procura,
questa era la situazione del cortile della chiesa quando Santa Maria Maggiore è stata sgomberata.
I cittadini del comitato avevano chiesto al vescovo l’allontanamento di Biancalani perché non copre il ruolo di parroco, e copia della lettera è stata inviata al tesoriere del Vaticano e al cardinale Zuppi.
Hanno liberato la chiesa ma hanno ammucchiato tutto nella chiesa minore. Sovraffollamento, ammassi di materiali vari, rischi igienico-sanitari non sono affatto diversi da prima.
Le poltroncine che si vedono nelle foto erano in ottime condizioni, ma dopo un mese sotto l'acqua si sono completamente rovinate. Qualcuno del comitato dice che tanto don Biancalani non paga nulla e insegna a non aver cura delle cose.
La chiesa, completamente vuotata e ripulita (anche il matroneo) è stata oggetto di interventi anche da parte di altri organi di stampa locali. Vedi qui Paola Fortunati su Radio Pistoia Web. Come saranno sistemati gli ospiti accolti dal parroco?
Intanto il malcontento continua a serpeggiare. E la gente di Vicofaro, esacerbata, ribadisce che i parrocchiani non vogliamo don Biancalani ma un parroco che, quando la «gente comune» (di cui parlò all’inizio il procuratore Coletta) ha bisogno, sappia portare una parola di conforto a chi gli è stato affidato.
Si continua – dicono a Vicofaro – a prenderci in giro e a farci passare per razzisti, quando razzisti sono coloro che, dopo anni, si degnano di venire a Vicofaro solo ora che la chiesa è vuota, ripulita e lucidata a specchio.
Ovviamente la frecciata è per il vescovo che domenica 17 celebrerà la messa a Vicofaro. Ma andrà tutto in porto liscio-liscio?
Questo – dicono alcuni membri del comitato – è il giochino di Vescovo e prete per farci passare da razzisti. Sicuramente Biancalani radunerà tutti i suoi seguaci di Prato e provincia, ma non è escluso che i parrocchiani indignati per tutta una tortura che dura dal 2016, non si presentino alla comparsata episcopale. Alcuni interventi e commenti di vicofarini sono visibili a questo link.
Ora, dopo aver ripassato la lezione di cosa è successo in questi 7 anni di vessazioni ai danni della gente di Vicofaro, illustre terzo piano del Palazzo di Giustizia, ti è rimasto ancora un po’ di fiato per inspirare e porti – com’è tuo dovere – la domanda del secolo? Che è questa:
Cosa dobbiamo intendere per mafia, ’ndrangheta, camorra, Sacra Corona Unita, malaffare, stortura, corruzione? Solo ciò di cui viene a parlarci Gratteri? O nel minestrone in cui naviga Pistoia, va messo anche il macigno delle mille incompatibilità a cui assistiamo ogni giorno, quando un sostituto stesso – Claudio Curreli – recita e rappresenta la pantomima di perseguire i delinquenti, gli stalker, i calunniatori, i violenti, i rei di «disegni criminosi» vari e molteplici, ma a livello personale si ritiene libero di fare ciò che vuole e perfino col benestare del procuratore Coletta, del presidente Barbarisi e con il silenzio di ANM, CSM, Procura di Genova che archivia qualsiasi notizia le sia mandata dai cittadini in ambascia?
La «gente comune», cara a Tom Col, non ne può più di essere perseguitata, vessata, schiacciata, torturata in nome di una legge, le cui norme è per prima la stessa procura a non rispettare.
Perciò, procura, impegnati a convincerci del contrario, se quello che scriviamo non risponde a verità: o altrimenti prendi atto della tua offensiva inutilità a danno del popolo che paga gli stipendi a chi pensa solo a sé stesso e alle sue «prossimità sociali»!
Edoardo Bianchini
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