Il primo cittadino di Quarrata compare dovunque ci sia una tavola. Compare alla Lunetta d’Argento – che a malapena sa cosa sia – e al tavolo del suo amico Vannucci. E l’ambiente? Può andare a farsi friggere: poi si mangia anche quello…
Non vorremmo essere troppo pettegoli, ma Gabriele frequenta personaggi che con l’ambiente hanno a che fare non sempre nella maniera più limpida.
L’ambiente – sia la pianura che la collina – è, nonostante le ciance dell’assessore Patrizio Mearelli, l’ultimo interesse di questi amministratori da “saltimbocca alla quarratina”.
I poeti del Medioevo dicevano che il nome «papa» deriva dal verbo «papare» (semplificazione di «pappare»), ma anche questi post-comunisti del terzo millennio scherzano poco: il Mazzanti era sempre a ganascia e questo suo epigono fa uguale.
Poi arrivano le alluvioni e portano via mezza Quarrata perché loro, mentre i loro uffici tecnici autorizzano di tutto e di più aldilà delle norme e delle regole, loro stanno nel Paese di Pappagonia e gli stessi tecnici dei loro uffici tecnici di mattina sono in Comune e la sera a lavorare per i vivaisti.
Del resto che volete farci? Tra raccomandati del Comune e raccomandati della procura della repubblica, è la gente comune che deve soccombere perché… «non lo volete proprio capire, testoni, che il procuratore Coletta la sorella di Luca Turco non la intercetta?».
Vi piace la democrazia di Italia Viva (lèggasi assessore Simone Niccolai) che reprimeva gli abusi edilizi degli altri e realizzava i suoi, tranquillo, nell’orto di casa, vero?
Beata comunistorum asinitas!
Edoardo Bianchini [direttore@linealibera.info]
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