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le battutacce. SINISTRA A TUTTA BIRRA: VUOL TORNAR COME I MAGI, CON ORO, INCENSO E MIRRA

Il motto: «Ascoltare per cambiare uniti»: ma infilando, nei buchi dello naso, almeno 5 diti? E al sindaco Romiti quarratino: «Invece della mucca in corridoio, speriamo che Bersani, padre di Biancaneve e sette nani, lui che è un uomo che conta, non ti ci lasci un toro e, in più, da monta!»

 

Caro Bersani... carissimo amico mio, come ti amo!
Fare il sindaco è come fare Amadeus a Sanremo

Notiamo con grande piacere che il Del Fante, dopo aver cessato di fare lo spiritoso durante il festival di Sanremo, è rimasto però coerente con il discorso dell’ascolto.


Prima ascoltava canzonette del cazzo, in séguito ascolterà cazzate d’ogni genere e magari se le porterà con sé in Vespa aiutato dai suoi sostenitori e simpatizzanti: fra i quali anche i quarratini alluvionati.


I quarratini hanno, però, un sindaco calvo: del resto, chi l’ha mai vista una rapa con i capelli? Sarebbe geneticamente incompatibile.


Questo ovosodo che non sa fare altro che venire e svenire ogni volta che incontra qualcuno dei suoi compagni; che promette tutto a tutti, ma che in realtà ha solo pochissimi interessi, come vivere per il Parco Verde alla stessa maniera del suo predecessore Ganascia Mazzanti, che poi è il sindaco di fatto, guardàtelo su Tvl come sfiora il filosofo delle mucche e dei giaguari. Sembra che carezzi il ciborio! E invece è solo uno dei tanti falliti che hanno fatto fallire il Pd, fin da quando Grillo, con grnde finezza, lo mandò a fanculo. Non lo ricordate eh…?


De Fante, all’antipodo di Romitìn del Santonuovo, s’è adeguato al ruolo dei sindaci moderni: sindaco barbuto sempre piaciuto.


Viene e sviene...

Se uno pensasse, solo un istante, a tutto il trojajo che il suo partito ha garantito ad Agliana solamente con la storia del mai-comandante Andrea Alessandro Nesti, gli verrebbe l’onco e non lo voterebbe nemmeno se quelli dell’Anpi andassero con il martello della falce a martellare gli elettori per consigiarli al voto.


Però, per dire la verità, se uno pensa solo al puttanajo con cui ha fatto incancrenire Agrùmia l’epigastralgico Benesperi-Cacaiola, traditore degli elettori e degli amici (anche per inciuciarsi col Nesti) o scappa trai granocchi al Ponte dei Bini o si suicida respirando i fumi tossici dell’inceneritore di Montale: ben tutelato, per almeno altri 45 anni, dall’inaffidabile procura di Pistoia; un ufficio – come ha detto Coletta stesso – che sbaglia solo il 26% delle pratiche che [non] svolge.

Non si somigliano un po’...?

Un’ultima mota. Confrontate, prima di andare a letto, le foto dei due aspiranti sindaci. Non si somigliano?


Come faranno, dopo le elezioni, gli aglianesi a sapere chi li guida davvero? Secondo me crederanno d’essere rimasti in una commedia del Goldoni tipo.


Che fa rima con Bersani.

Edoardo Bianchini [direttore@linealibera.info]

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E ora ditemi che l’articolo 21 della Costituzione mi impedisce di esprimere i miei pensieri in sàtira, cogliómberi!

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