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montagna desolata. DEMICRAZIA SÌ, MA SOLO DI CHI COMANDA. ECOMUSEO PROPRIETÀ PRIVATA?



Questo scritto è stato inviato a 3 testate giornalistiche che scrivono di montagna, abbiamo evitato giusto il Washington Post. Nessuna di queste ha osato pubblicare questa memoria, sebbene fosse firmata.

Cos’è il giornalismo? L’informazione sui gusti sessuali o le preferenze modaiole del politici? L’ufficio stampa dei potenti di turno? Io rimango ancorata alle denunce di “Tutti gli uomini del Presidente” con Robert Redford, dove il giornalismo era denuncia.


Vi invito a leggere questa lettera aperta, è un po’ lunga ma vi invita a capire come la gestione della cultura in montagna sia settaria.


UNA STORIA APPENNINICA


Questo scritto vuole essere il semplice ordine cronologico di una vicenda, così come è avvenuta, in modo che non dia adito a interpretazioni disparate, vuole essere la fotografia di un momento culturale del quale avremmo potuto usufruire.


Entrambe, Lisa e Sura siamo da poco uscite dall’associazione culturale Letterappenninica, sotto il cappello della quale, ma in assoluta autonomia, lo scorso anno siamo riuscite a portare presso l’Ecomuseo di Palazzo Achilli un bella serata a tema antropologico, relatore Marco Aime, come evento distaccato dei “Dialoghi di Pistoia”.


L’appuntamento è stato stimolante, ricco di significati, ha coinvolto un pubblico numericamente considerevole, al punto che Aime ha ipotizzato con Lisa la possibilità di ripetere l’esperimento l’anno successivo. Il nostro intento era quello di riuscire a rendere ogni anno usufruibile direttamente in montagna uno degli appuntamenti dei “Dialoghi di Pistoia”.


Con questa intenzione diversi mesi fa abbiamo contattato Ecomuseo per riproporre una serata dei dialoghi da svolgersi direttamente in montagna.


Il nuovo direttore si è detto interessato ma ha preso tempo, doveva controllare gli appuntamenti già in agenda, ci avrebbe richiamate quanto prima. Ma nessuna risposta arrivava, al punto che siamo state noi a contattarlo nuovamente con la precisa consapevolezza che per organizzare un evento è necessario partire con molto anticipo.



Palazzo Achilli Gavinana

Dopo temporeggiamenti e rimandi vari il nuovo direttore ci ha informate che era intenzione dell’Ecomuseo parlare direttamente con la direzione dei “Dialoghi di Pistoia” per ottenere la serata presso Palazzo Achilli.


La direttrice e fondatrice dei Dialoghi ha però richiesto all’Ecomuseo una collaborazione con noi e Letterappenninica, intestataria lo scorso anno dell’evento, per organizzare tutti insieme la serata culturale che già Lisa e io avevamo cominciato a costruire.


Sono seguite nuove assicurazioni da parte del direttore sulla volontà dei renderci partecipi (Sura e Lisa) dell’evento. Sarebbe stata necessaria l’adesione del consiglio di Letterappenninica, che per la verità non si era dimostrato realmente interessato, e l’evento sarebbe andato in porto.


Nel frattempo avevamo preso accordi con i Dialoghi e con il relatore di quest’anno, che ci aveva assicurato la sua presenza in montagna. La serata era praticamente organizzata e approvata dalla direzione dei Dialoghi quando Ecomuseo, dopo tre settimane, si è tirato indietro insieme a Letterappenninica.


Restiamo intimamente convinte che se la stessa proposta fosse stata fatta da un soggetto altro, che fosse associazione o privato, Ecomuseo non avrebbe avuto esitazioni ad accoglierla.


Questo non è un rammarico personale, giacché io e Lisa non saremmo state sul palco ma fra il pubblico a goderci la serata. In questa vicenda ha vinto la rinuncia a un’occasione importante e a perdere, inesorabilmente, è stata la nostra montagna.


Noi crediamo che Ecomuseo, in quanto ente privato finanziato in gran parte con fondi pubblici , sia proprietà dell’intera popolazione della montagna e che ogni suggerimento dei cittadini per farlo crescere, per renderlo il principale custode della cultura, debba essere ben accettato.

L’evento sarebbe stato intestato a Ecomuseo, non a Sura o Lisa, e probabilmente ripetuto ogni anno. Il fatto che il nostro “assist” sia stato rifiutato ci rende profondamente perplesse sulla gestione della cultura sulla nostra montagna. Ci chiediamo cosa pensi l’Assessore alla cultura del Comune di San Marcello Piteglio a proposito della vicenda.


Speriamo naturalmente che l’anno prossimo l’esperimento possa trovare il suo spazio presso Palazzo Achilli. Noi usciamo di scena, lasciamo la gloria tutta intera alla direzione Ecomuseo.


Sura Bizzarri & Lisa Pugliese


Gentilissime, noi della stampa clandestina, così definita dai democratici sostituti procuratori Claudio Curreli e Chiara Contesini e dalla Gip Patrizia Martucci, con il sigillo di Giampaolo Marchini, neo-presidente del dis-ordine dei giornalisti, non abbiamo problemi a pubblicare. Tutto e senza censure.

Ed è per questo motivo che hanno avuto lo spudore di oscurarci Linea Libera come accade nelle dittature della più bell’acqua. E che di ciò dovranno rendere conto.


e.b.

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NON SI DEVE PIÙ RISPETTO

AL «POTERE COSTITUITO» CHE ALLA

VERITÀ

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