top of page
liberastampa

procura di pistoia. UNA CATENA DI SANT’ANTONIO CHE SI TIENE IN PIEDI SULLE VIOLAZIONI PIÙ SFACCIATAMENTE EVIDENTI E SU MOSSE DA NEBBIA BLOCCA-TUTTO

«Non ci sono aggettivi: anche i peggiori dei peggiori parrebbero complimenti di fronte ad una situazione del genere.

Con tutto il letame che ha gettato addosso a loro si guardano bene dal querelarla, perché evidentemente tutto vero, ma non si fanno scrupolo per queste “sentenze”.

Sono però sicuro che continuerà la sua battaglia e non vedo l’ora che tutte le malefatte, davvero aldilà della fantasia anche più macabra, verranno smascherate.

Forza Bianchini, le sono moralmente vicino!» [un affezionato lettore]



Il libretto rosso di Mao prenderà il posto della Costituzione sorella di Mattarella...

Chissà come sono contenti i giornalisti del consenso, quelli iscritti alla cupola fiorentina; pavidi, tremebondi e ossequiosi dinanzi a giganti alti come Vittorio Emanuele III e vilissimi, ma con la vomitosa arroganza di darci lezioni di vita, legalità e savoir-faire.

Al mattino sono tutti a leggere Linea Libera. Anche Coletta e Curreli – con gli altri in fila – non fanno altro. Ma nessuno, dal primo all’ultimo, ha il coraggio di uscire dall’anonimato clandestino dietro cui hanno la s-faccia di nascondersi. Che uomini!

E invece guardate me: il montanelliano anomalo, che si rifiuta di baciare il culo di Carlo Bartoli e di Giampaolo Marchini, due eroi dei nostri tempi ben cotti a forno statico nella cucina della sinistra; due s-facciati (anche loro) che sanno solo, come il presidente Buzzegoli, colpire Cesare sul collo e alle spalle.

Odiato perché disobbedii ali ordini della procura (Dell’Anno-Grieco), quando volevano pugnalare il luogotenente Sandro Mancini, sono ancora qui. Ma ogni volta che mi guardo allo specchio non sento affatto il bisogno di sputarmi in faccia.

Perché la mia faccia è una e una soltanto: e molto più pulita di quella di una giustizia-strame come tale trattata dal sostituto Curreli che fece condannare a 9 anni padre Fedele Bisceglia, ma solo perché, violando come suo solito, l’art. 358 cpp, aveva nascosto un intero fascicolo che lo scriminava dall’accusa di avere violentato una religiosa.

A Pistoia, in metafora, prendiamo esempi di rispetto della Costituzione e delle sue leggi, da due personaggi eminenti: il primo già presentato nelle sue brillanti indagini calabresi; il secondo promosso capo e inviato a Pistoia da Firenze, ma con chissà quanti scheletri nell’armadio aldilà della sorella di Luca Turco, suo superiore fiorentino. Entrambi evidentemente corrotti e colpevoli di non fare il proprio dovere.

Ogni popolo ha il governo che si merita. Dovrebbe rifletterci bene anche la Giorgina. D’altronde questo popolo italiano, è un popolo sovr-ano in mano a bande di gente che, nelle varie procure, fa quello che si sente dire a Perugia o a Firenze. O anche a Pistoia.


Ecco la pagina con gli ideogrammi che indicano la procura di Pistoia, il PM Coletta e il sostituto Curreli, oggi trionfanti dell'editto vergato dal dottor Buzzegoli

Sbaglia, però, la sinistra a parlare di fascismo. Il male che ci rode tutti, è la melma dei falsi profeti che, impiegati infedeli alla Costituzione, somigliano al Griso manzoniano che tradisce uno Stato-don Rodrigo appestato: e rapina il padrone sul letto di morte consegnandolo ai turpi monatti becchini della peste.

Per questo, se l’Anpi-Resistenza non fosse rossa, ottusa e cieca com’è, dovrebbe insignirmi della tessera di «Partigiano Onorario a vita», per aver testimoniato sempre un 25 Aprile di soli valori dell’onestà intellettuale, roba negletta e spiaccicata a terra da tanti bravi magistrati da tempi infami.

E ora, dottor Buzzegoli, che in aula mi disse di non impartirgli una lezione di diritto, emani un editto che ordini, per me, il taglio della lingua e delle mani, se lo ritiene possibile.

Vedrà come le saranno grati quei due suoi «prossimi sociali» che, ahimè, disonorano con solare evidenza l’art. 54 della Costituzione!

Edoardo Bianchini


UN SUGGERIMENTO PER CLAUDIO CURRELI, CAPOSCOUT AGESCI MOLTO CATTOLICO


Nel Sermone della Montagna (Matteo, 5, 15) Gesù dice: «Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere, perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa».

_______________________________________________

1 Comment


Guest
Mar 15

La abbraccio e confermo la parte che mi riguarda del suo racconto, rimanendo riconoscente per aver difeso a spada tratta la mia dignità di uomo che ha sempre agito in difesa del prestigio delle istituzioni talvolta vilipese o disonorate da qualcuno che dimentica il dettato dell'art. 54 della Cost. Talvolta è stato eccessivo ma chi non lo sarebbe se agisce nel convincimento di non essere ascoltato o anche provocato?

Spero che possa trovare quel giudice di Berlino che invoca da tempo con tanta sofferenza.🫂

Like
bottom of page