Venite alla mensa del padre: molti sono i chiamati a pappare. Pochi e sbagliati gli eletti
Godetevi un’altra amenità della Repubblica di Ser Vanni Fucci, presente in tutti i cantucci. Persino nei cantuccini che s’inzuppano nel Vinsanto da Messa a pro della plebe rincornata e fessa.
È un invito a tutti i pistoiesi che dormono il sonno della pace credendola del paradiso, mentre si trovano invece all’inferno.
Cosa dire di un Prefetto inesistente, inconsistente, che non risponde su nulla e su niente, che si finge in estasi come Santa Teresa e che vola a nozze sulle navi da crociera della chiesa di Luigione Bardelli, benvisto dal Curreli tanto che non gli piazza neppure una telecamera in casa Maic: non sia maic che venga fuori che davvero i suoi disabili hanno subìto maltrattamenti.
Venite a dire a Linea Libera che deve essere positiva e vedere il bene, come fece la Gip Martucci quando mi inflisse – e credo solo a motivo di intimidazione – 104 giorni di tortura per assecondare le non-indagini di due campioni dei suoi colleghi, ancora un Curreli e in aggiunta un Grieco. Addirittura il Curreli andrà, con gli scout-Agesci, a tener bordone a don Tofani e all’immigrazione protetta della Portaperta e coordinata da lui medesimo con la sua speciale terzietà e imparzialità.
Solo Gesù può credere e avere fiducia nella magistratura, specie se pistoiese. Oppure i giornalisti, iscritti all’albo, della Nazione che non rettifica come deve le notizie o del Tirreno che non rettifica affatto come per legge: tutti schifidamente sicuri dell’impunità che la procura delle nebbie offre loro a riparo, mentre sopprime, opprime e reprime i veri informatori che non sono certo come i presidenti dell’ordine/disordine dei giornalisti.
Ora abbiamo anche una prefetta che naviga a fianco di don Manone, benefattore della città. Del resto, nei 75 anni dal dopoguerra ad oggi, non ha sempre avuto la meglio sulla legge e non solo? Sulla legge, fàtevelo spiegare da chi ci ha avuto a che fare, tipo Giampaolo Pagliai o quelli dell’ex-Aias. Sul “non solo” chiedetelo alla commissione di disciplina dei giornalisti toscani. O uno di questi giorni, io don Bastian contrario, vi scarico una ballata di notizie interessanti.
Saremo, perciò, idioti noi che chiediamo il rispetto delle norme e delle regole, o saranno oligarchi (ma da tre palle un soldo) tutti questi profittatori dell’estremo casino e disordine in cui i personaggi democratici e antifascisti, che abbiamo ancora ai coglioni, ci hanno fatto immergere dal tempo del colpo di stato comunista più noto come “Mani pulite”?
Mi onoro di essere un perseguitato della giustizia pistoiese. Me ne onoro perché «quando nel mondo la canaglia impèra, il posto dei perbene è la galera!». Vero, Felice?
Edoardo Bianchini [direttore@linealibera.info]
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COME FARANNO A DORMIRE LA NOTTE TUTTI GLI ARLECCHINI SERVITORI DI DUE PADRONI ?
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Complimenti Direttore. Vedo che anche Beppino e la Licia hanno bisogno di essere "illuminati", come fu la Chiara Amirante. Credo proprio necessario - anzi indispensabile - fare una copia della sentenza del Tribunale di Roma che statuì la violazione delle procedure ottenuta con astuzia da Don Manone e la porterò a entrambi e di persona, così gliela spiego bene, illustrandogli ancora meglio la metamorfosi AIAS/APR/MAIC e il miracolo di oggi, con la sanatoria dell'illegalità e l'affermazione arrogante del "Manon pensiero": vedetevi questa nota di archivio https://quarratanews.blogspot.com/2013/01/cavalieri-della-luce-e-aprbardelli-ma.html. PS: Ma Don Manone, sarebbe stato così se non fosse stato a Pistoia (a parte Zorro)?. Grazie ancora di esistere.... AR