La trebisonda di Mauro Banchini
Oggi, 28 aprile 2023, a Pistoia è accaduto un fatto che meriterebbe molta attenzione. Il Tribunale di Pistoia (giudice indagini preliminari) ha notificato a due giornalisti pistoiesi (Edoardo Bianchini e Alessandro Romiti. Il primo da tempo autoeclusosi dall’Ordine) un decreto molto pesante: “il sequestro preventivo mediante oscuramento” di un sito quotidiano di informazione on line (“Linea Libera”) e delle collegate pagine Facebook e Twitter. I due sono accusati di diffamazione continuata.
Sarà il processo, con i suoi tempi, a giudicare. E chi scrive non entra certo nel merito: ma tiene, per antica amicizia personale, a esprimere stima, simpatia e vicinanza verso Edoardo e Alessandro.
Sul loro modo di informare – sempre molto sanguigno, sopra le righe e contraddistinto da un evidente linguaggio satirico – non ho mai nascosto personali perplessità. Ma ho sempre ammirato, volendo stare dalla parte scomoda di chi combatte come don Chisciotte, la loro determinazione.
E mi piacerebbe, ad esempio, sapere se quegli abusi edilizi (chiusura strade pubbliche ...) sulle colline di Quarrata che da anni Bianchini denuncia come reali, sono reali oppure se li è inventati lui.
Detto questo, sequestro e oscuramento di spazi informativi, specie se critici e non allineati, è passo grave.
In qualunque altra città e provincia, ciò creerebbe un forte dibattito, dentro e fuori la categoria dei giornalisti: dentro e fuori la categoria dei cittadini.
Qualcosa mi dice che a Pistoia e dintorni, purtroppo, se ne parlerà molto poco. Il minimo indispensabile. Forse neppure quello. E senza scavare troppo sui motivi per cui i due, da anni, portano avanti, con ostinata tenacia o tenace ostinatezza, certe campagne stampa.
Avendo loro – nel merito – torto o, magari, avendo loro – nel merito – ragione. Chissà.
Spero che in un sistema democratico mi sia consentito, senza ricevere ... fogli dal Tribunale, di stringere idealmente la mano a Edoardo e Alessandro (e a tutti gli altri collaboratori di uno spazio che ogni giorno, da anni, fa informazione). Augurando loro (ma so, da solo, che è augurio retorico) tempi rapidi per una giustizia giusta.
PS) – La provocatoria foto (ingresso Auschwitz) che inizialmente avevo condiviso, correva il rischio di sviare l’attenzione rispetto al tema qui posto. Siccome a me interessa il tema, ho deciso di togliere la foto, cancellando la condivisione, e riproponendo integrale il mio post. La nuova foto (il nero) credo spieghi meglio.
Mi scuso con quelli che già avevano interagito, invitandoli, se ritengono, a intervenire ancora.
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