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without fear or favour. «GUERRA È SEMPRE» E I DEMOCRATICI GIUDICI DI PISTOIA NE SONO I MOTORI IMMOTI



Basta vedere cosa hanno combinato con il sequestro di un’informazione, Linea Libera, che di clandestino ha solo l’accusa su cui si basa la deprecabile decisione della Gip Martucci. Ma torneremo a parlarne al momento opportuno e con più chiarezza.


La sede dell'OdG Toscana è molto più clandestina di Linea Libera

La dittatura è in atto e la festa di oggi – viva la stampa libera senza paura e senza favori – è l’inno ipocrita al disonore di certo comportamento di innegabile stampo censorio-fasciocomunista sostenuto in primis anche dal sedicente Presidente dell’OdG Giampaolo Marchini. Ma anche di questo torneremo a parlare al momento opportuno.


Ora sopportate almeno due note sugli attori del neo-dramma di un redivivo Ugo Betti, Corruzione a palazzo di giustizia:

1. Claudio Curreli viola costantemente i suoi doveri, ha tutti i requisiti per dover essere trasferito, in quanto incompatibile a Pistoia con la sua situazione familiare e non solo. Fatti, non parole – direbbe la Hunziker.

Senza pudore, il Curreli. Mentre Luca Gaspari ha, infatti, iniziato a dichiararsi incompatibile nei miei riguardi, costui insiste, tanto che viene da chiedersi da chi e come e quanto possa godere di protezioni a livello di Anm e di Csm o altro ancora.


Non credete che siamo dei veri... clandestini del Menga, così iscritti alla Camera di Commercio? Ma ci vuole proprio il Curreli per quagliare pensate di questo genere!

Sospetto resta il fatto che violi con una certa costanza l’art. 358 cpp; e che evidenzi un’accurata pervicacia nel difendere alcuni personaggi facilmente individuabili: Romolo Perrozzi, Milva Maria Cappellini, Andrea Alessandro Nesti, certi tecnici-dirigenti-dipendenti dei Comuni di Quarrata, Agliana e Montale. Viola anche i doveri d’ufficio, come ho più volte scritto e mostrato inutilmente per tabulas.

Non svolge indagini o le fa svolgere, a mio avviso, “addomesticate”: è un dato di fatto di cui sono pronto a dare prova. È senz’altro tollerato e protetto da tutti i suoi colleghi e dalla generalità degli avvocati che bazzicano Pistoia. Come si chiama il silenzio complice e ossequioso?


2. Chiara Contesini pare non svolgere indagini – almeno per quanto mi riguarda. Ma, a mio parere, anche se le svolge, non sembra essere in grado di capire e seguire le realtà di cui viene chiamata ad occuparsi. Per ora mi limito a osservazioni: di cui, peraltro, sono perfettamente in grado di dimostrare documentalmente la verità – a dispetto del Presidente OdG Marchini, che mi calunnia dicendo che sono un falsario.


3. Patrizia Martucci è – a mio parere – una Gip distratta da troppe sollecitazioni di varia natura. Non ultima certa acritica e pedissequa ossequiosa accondiscendenza nei confronti delle richieste di colleghi che mostrano una non troppo ammirevole tendenza a manipolare i fatti finalizzandoli alle loro tesi.

Le solite minchiate per far credere ai citrulli che anche l'Italia è un paese davvero democratico

In altri termini sembra maneggiare gli strumenti del mestiere – per usare una metafora – in modo piuttosto inappropriato. Non osserva e non valuta con l’attenzione richiesta all’optimus pater familias.

Tale agì anche quando mi fece mettere ai domiciliari sostenendo che io avessi violato ordini da lei mai – e sottolineo il mai – impartìtimi.


4. Giuseppe Grieco ha asserito che lui legge tutto, da Linea Libera ogni mattina, alla copia forense del mio cellulare sequestrato. Tutto, dice. Ma è una sua affermazione senza fondamento: e si vede dal fatto che sbaglia tempi, luoghi e persone. Ciò può essere dimostrato documentalmente dalle trascrizioni a verbale del processo politico affidato a Luca Gaspari.


5. Luca Gaspari, pur a conoscenza documentale di tutti i particolari della corruzione del Comune di Quarrata, ha voluto fingere di non vedere.


Tanto basta per formulare un negativo giudizio di sintesi su di lui.

Va detto che si comportava bene al suo arrivo: ma va aggiunto sùbito che oggi sembra essersi adeguato al quadro della giustizia pistoiese tracciato – cliccate qui per leggere –, da un lettore esperto dei personaggi e dei luoghi della «degna tana» così bene individuata e definita da Dante già prima del 1310.

La metafora più adatta per rappresentare la condizione di incompatibilità di Curreli a trattare questo argomento...

6. Dulcis in fundo, a Giampaolo Marchini, neo cosiddetto Presidente dell’OdG Toscana, andrebbe rivolta una sola domanda mirata, legata al procedimento disciplinare OdG-Toscana, prot. n. 1484 del 9.7.2015 (I) Titolo e classe 6.1. E dopo anche ad altre vicende sempre connesse al procedimento citato.


Soprassiedo, ma non mancheranno tempo e luogo per procedere: così si capirà meglio il livello su cui si muove il cosiddetto «Santo Ordine dei Cavalieri di Smalta e Ripitta» di Vicolo Malespini 1, sede dell’Ordine a Firenze, con cui, a livello personale, sono costretto a ritenere assai poco onorevole avere rapporti di alcun genere.


Detto questo, godetevi a suon di risate, la pippònica tromboviolinata (tale termine è assai noto al Marchini) dei peones/cagones di turno sulla libertà di stampa «senza paura e senza favori».

Edoardo Bianchini [direttore@linealibera.info]



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