San Piero parrocchia madre o genitore 1/2 delle altre chiese aglianesi? Curreli ha predicato la fraternità ma solo griffata. E il giornalista di Tvl Pistoia non rileva il “corto circuito” istituzionale di un sostituto che serve in contemporanea lo stato e i clandestini di Vicofaro
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PISTOIA-AGLIANA. La kermesse dell’Agesci è stata aperta con la citazione della inutile domanda posta dal giornalista di Tvl Pistoia, la nota emittente di Don Manone
Il tivvuellìno ha intervistato il Pm-scout senza neppure chiedersi come può un magistrato servire la legge e i veri clandestini allo stesso tempo, in un convegno dedicato all’accoglienza dei migranti, coordinata da Terra Aperta, una capofila della quale Curreli è coordinatore.
Nel mondo dei buoni e dei cattivi, è chiaro che i cattivi siamo noi di Linea Libera, che facciamo delle domande impertinenti e insolite, sgradite al controllo del mainstream. Mentre i giornalisti di Vanni Fucci, come gli struzzi, ingoiano e digeriscono anche il carbon fossile: basta non sfiorare neppure il potere – specie se chi lo esercita lo fa in modo… molto democratico.
Don Tofani ha precisato che l’Agesci apre finalmente con il gruppo “Agliana 2” nel territorio di Agliana specificando che anche gli altri parroci sono stati invitati alla nuova struttura della pista oratorio non più pista di pattinaggio, con buona pace delle famiglie interessate.
Insomma un centro di fraternità, amicizia e solidarietà, con la parola “fraternità” che è stata pronunciata almeno una dozzina di volte.
A noi, che siamo attenti ai dettagli, sembrava di essere a Vicofaro, dove imperano i medesimi principi di comunità. Dal Tofani c’erano anche i quadri dirigenti, vista la presenza crismatica anche del sostituto Claudio Curreli.
L’accolito e vice-parroco (poi vi spiegheremo meglio) Luca Bini Mezzanotte accanto a don Tofani, che ha richiamato la sua investitura omnibus di “parrocchia madre” quale Caritas del territorio che, nel settembre 2020, ebbe in dono dal Benesperi 6 mila euro – ovviamente non rifiutati neppure se provenienti da una giunta fascista che non espone certo negli uffici la bandiera della Palestina come simbolo dell’umanità superiore a tutti…
Curreli ha cantato, ha imposto le mani a terra e al cielo, applaudito e festeggiato con grande trasporto. Poi però, quando gli abbiamo chiesto una foto, ha immediatamente detto di no, negando le premesse comunitarie di fraternità universale della sua Terra Aperta.
Curreli è, infatti, un magistrato quantomeno sui generis: aiuta infatti i veri clandestini, ma fa arrestare i “clandestini putativi” come il direttore Bianchini.
E sequestra anche, a capocchia, le proprietà altrui: perché Linea libera non è del direttore, ma di una cooperativa a responsabilità limitata, e tanto clandestina da essere perfino registrata alla Camera di Commercio di Pistoia e Prato. Più stupido di così – almeno a nostro parere – il sequestro non poteva essere.
A dispetto di tutta questa sceneggiata deamicisiana c’è però stata un’ombra: uno dei genitori presenti ci ha detto che un gruppo di giovani scout è stato inviato, nel periodo delle benedizioni alle case, a vendere i tradizionali rametti di olivo: anche in altre parrocchie, al prezzo di 5 euro, per sostenere – chiaramente – la parrocchia madre di San Piero e tutti i suoi progetti.
Gesù Cristo avrebbe condiviso l’iniziativa o protestato come quella volta che rovesciò banchi e chicchi nel tempio?
Alessandro Romiti [alessandroromiti@linealibera.info]
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